Torno a te come nata da poco
con tutta la lingua da reimparare
Questo tempo ha tolto alla voce l’istinto
così vorrei seguire i corvi di mare
stringere il canto alle onde
e il mio timbro al sale
apprendere come da lontano
spinge in alto il suo verso
e buca lo spazio quel muso di cane
o come nella notte all’equatore
arriva alle stelle e ben oltre
il richiamo nello stagno di mille rane
Ricordo il fischio che nel respiro
aveva mia mamma dopo il latte
quando le sentivo la gola
nell’incavo del collo
con le mie guance soddisfatte
o come chiamava forte il nome mio
colui che ho tanto amato e
che mai ha smesso di essermi padre
anche il giorno in cui lo persi
e urlando me la presi contro dio
Questo fanno con la vita i suoni
mi riconsegnano a te, musica mia,
perché io possa ricucire
le rinascite a tutti gli abbandoni
