Ricetta del tempo presente.
Siamo A e vorremmo andare verso C. Ma c’è B di mezzo, una cortina di divieti, di speculazioni, di dolore, di morte e mercato, di equivoci e guerre, di terrore e malattia. Come fare se non possiamo muoverci verso C? Con un salto, dovremmo pensare di essere C. Trasformarci in C.
Diventare qui ed ora il luogo in cui vorremmo essere.
Ma non si può fare con strumenti razionali, ci vuole la forza immaginifica di uno sguardo che crea la realtà. Se abbiamo paura, ci sarà la paura. Ma se immaginiamo la luce, ci sarà la luce.
Farsi sottili, attraversare le maglie strette, pensarsi al di là della cortina, pensarsi diversi, con occhi che scrutano oltre. E’ questo il significato di “gettare il cuore oltre l’ostacolo”. E’ difficile, sì, ma farlo insieme farebbe la differenza.

Foto di Francesca Occhi.